Nasce il Magazine di Parmainfanzia

Perché un Magazine online sul nuovo sito di Parmainfanzia? Perché dentro ai nostri nidi e alle nostre scuole dell’infanzia, che da più di 20 anni accolgono e accompagnano nella crescita tanti bambini della città, c’è un pensiero educativo che continua a evolversi, ci sono progetti e esperienze da condividere, e c’è un grande tema, quello dell’educazione dei più piccoli, che oggi più che mai ha bisogno di attenzione, cura e dialogo. 

La nostra società, le nostre città e le nostre famiglie stanno cambiando, e con loro cambia il nostro modo di essere genitori e educatori. Sarebbe un errore pensare che anche il nostro modo di educare non debba essere a sua volta educato, sostenuto e rafforzato attraverso un confronto di idee, esperienze e desideri.

In questo spazio virtuale cercheremo di farlo, innanzitutto raccontando quello che accade tutti i giorni nei nostri servizi educativi, raccontando le scelte e i processi che precedono e accompagnano la quotidianità, ma anche ospitando riflessioni e approfondimenti che possono arricchirci come educatori, come genitori e come cittadini.

Attraverso questo strumento cercheremo di condividere l’identità di Parmainfanzia, la nostra pedagogia e la progettazione educativa, tutte racchiuse e, a mio giudizio, ben rappresentate nei sei valori che potete trovare nella pagina a questi dedicata. Valori che rappresentano un intenso viaggio nella cultura educativa del nostro territorio e che ci raccontano come l’esperienza pedagogica per la gestione dei servizi tragga stimolo da un quadro teorico pedagogico internazionale molto ricco, dove è ormai condiviso un approccio educativo che mette al centro i bambini con le loro potenzialità e che li riconosce soggetti di diritto, in continuo apprendimento all’interno di un servizio educativo di qualità pensato, appunto, come comunità educante. Mettere al centro il bambino significa offrire un contesto in grado di dare valore all’infanzia e permetterne l’espressione nei suoi differenti linguaggi. La progettazione educativa, orientata inscindibilmente alla cura e all’educazione, si fonda sull’idea di un bambino inteso come: cittadino del mondo, portatore di diritti e di una identità plurale; immaginatore, competente nel mettere in dialogo la realtà che vive con il suo pensiero immaginifico; osservatore, in grado di osservare il contesto che lo circonda, costruendo attivamente interdipendenza con esso; sapiente, nel mettere a disposizione dell’adulto la sua rappresentazione del mondo; affamato di novità; pensatore, perché capace di trasformare l’azione manuale in scoperta; accogliente nei confronti della vita, perché guidato dall’animismo che lo porta in connessione con tutto ciò che è fuori da sé. Un bambino capace di uscire dai pre-determinismi che consideriamo attivo, competente e partecipante, dotato di risorse e abilità che lo rendono capace di processi comunicativi e interattivi con il mondo che lo circonda; un bambino unico, portatore della sua individualità, della sua storia, del suo progetto di vita, che trova realizzazione solo nell’incontro con gli altri e nella co-costruzione di percorsi di crescita con-divisi; un bambino curioso, che attraverso le esperienze che vive nel Servizio 06 esprime il suo desiderio e bisogno di fare, muoversi, esplorare, pensare, conoscere, scegliere, manifestare e sviluppare, attraverso il gioco, i propri talenti, le proprie attitudini e le proprie predisposizioni;  un bambino come soggetto di diritto, competente e sociale fin dalla nascita;  un bambino unitario nell’integrarsi di componenti affettive, cognitive, di sviluppo fisico e sociale. La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza del 1989, ha dato un rilevante impulso alla diffusione dell’immagine di bambino quale soggetto di diritto, superando l’idea della protezione dei minori intesi come destinatari passivi di diritti, per trasformarli in titolari di diritti. I diritti sostengono le esigenze dei bambini e rappresentano, come ci indica anche il Manuale di Programmazione e progettazione dei servizi per le nuove generazioni (a cura ministeriale con Istituto degli Innocenti, 2022) una cornice di riferimento che, già in età pre-scolare, deve guidare le scelte in campo formativo. La storia del Comune di Parma, di Parmainfanzia e del territorio in cui questi si collocano, raccontano di una grande promozione della cultura dei diritti dell’infanzia, portata avanti da adulti consapevoli e capaci di tradurre le dichiarazioni in pratiche, in contesti educativi, in condizioni che hanno dato fattiva attuazione alla pratica dei diritti. La riflessione sui diritti dei bambini è stata integrata dallo sguardo sugli adulti educanti; a Parma, si è passati dai diritti dell’infanzia ai diritti di tutti i soggetti della relazione educativa, bambini e adulti. In questa traiettoria abbiamo individuato alcuni diritti comuni ad adulti e bambini: il diritto di conoscere l’altro e il diritto a farsi conoscere con autenticità, il diritto ad essere ascoltati, il diritto all’empatia con i diversi livelli di consapevolezza che contraddistinguono gli attori, il diritto di essere riconosciuti nella propria specificità e differenza, il diritto a cambiare nel corso dell’esistenza, il diritto di vivere la relazione sentendosi bene - in agio e con rispetto dei tempi - il diritto all’errore e al perdono,  il diritto sia alla giusta distanza che all’abbraccio e alla fisicità.

I contenuti che pubblicheremo sul Magazine, che andrà arricchendosi nei prossimi giorni, mesi ed anni, si divideranno in due categorie: una che abbiamo chiamato “Pensiero” in cui pubblicheremo articoli di approfondimento, testimonianze dal nostro territorio o stimoli provenienti da luoghi geograficamente più lontani, ma culturalmente in sintonia con i nostri valori. Si tratta di contenuti che potranno derivare dalla pedagogia, ma anche dalla psicologia o dalla sociologia; nel complesso da tutte le scienze umane e, perché no, anche da altri campi del sapere che portino alla nostra attenzione, in determinati momenti, riflessioni o approfondimenti degni di essere condivisi. L’obiettivo è quello di aprire un dialogo e far conoscere la realtà di un’eccellenza come Parmainfanzia a chiunque si interessi di infanzia e non solo alle famiglie che hanno bambini iscritti e frequentano i servizi. L’altra tipologia di contenuti, che abbiamo chiamato “Esperienze”, arriveranno direttamente dai servizi, che, periodicamente, avranno a loro disposizione la vetrina offerta da questo sito per condividere ciò che riterranno di maggior interesse; a partire dal grande progetto annuale fino alle piccole esperienze di tutti i giorni, nella semplicità delle quali, un osservatore attento può trovare la profondità del lavoro educativo che accompagna il bambino nel suo percorso di crescita.

Ad oggi la sezione “Esperienze” è vuota, ma pronta ad ospitare le prime pubblicazioni; se potessimo immaginare questa stessa sezione aprirsi un po’ di tempo fa e raccontarci oggi quanto accaduto negli anni, troveremmo un numero infinito di esperienze e di eventi, centinaia di percorsi formativi con esperti e tecnici che hanno contribuito alla definizione dell’idea di bambino e delle modalità di gestione dei servizi educativi che oggi identificano Parmainfanzia e sarebbe riduttivo citarne solo alcuni; troveremmo senza dubbio le tante iniziative promosse dal “Progetto genitorialità”, proposta che si è rinnovata, di anno in anno, nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2014. Ideato dal settore educativo del Comune Nidi e Scuole dell’infanzia e dal Centro Studi di Parmainfanzia, il Progetto Genitorialità aveva, tra i propri obiettivi, quello di fornire un aiuto concreto alle famiglie del nostro territorio con momenti di confronto e condivisioni sui diversi aspetti dell'educazione, anche attraverso laboratori e iniziative che hanno preso forme diverse nel corso degli anni. Nella sezione “Esperienze” che sto immaginando troveremmo inoltre, tra molte altre, le pubblicazioni “Dall'impresa sociale alla co-impresa pubblico-privata. Il caso Parmainfanzia Spa” di Francesco Manfredi; “Accogliere per educare”, a cura del Centro Studi di Parmainfanzia; “La scuola nel bosco, esperienze di scambi pedagogici 0-6 anni con la Svezia” durante i quali, nel periodo tra il 2008 ed il 2011, alcune educatrici di Parmainfanzia sono state ospitate nelle scuole “Storken” ed “Ekparken” delle città svedesi di Trollhattan e di Motala ed alcune loro colleghe svedesi sono state ospiti della città di Parma ed hanno frequentato i Poli per l’infanzia Girasoli e Gelsomino; “I bambini si fanno strada - Percorsi di conoscenza sociale e ambientale della città”, promosso da Parmainfanzia e dal Comune di Parma; “La partecipazione delle famiglie al progetto educativo - partecipare alla vita del nido: un valore, un diritto”, un progetto, promosso da Parmainfanzia, Parmazerosei e dal Comune di Parma negli anni tra il 2009 ed il 2011, che ha raccolto le iniziative realizzate dai Consigli di nido d’infanzia in ottica di co-progettazione educativa con le famiglie; “Scuole e culture del mondo” progetto promosso dal Centro Studi e Ricerche per l’infanzia e l’adolescenza di Parmainfanzia che si è proposto di offrire, alle scuole coinvolte, una rete di supporto per la scolarizzazione e l'integrazione degli bambini stranieri. Gli obiettivi del progetto erano di favorire lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche nella scuola e tra le scuole, supportare la scuola nel realizzare un contesto educativo per favorire una cultura dell'accoglienza e dello scambio culturale, formare gli insegnanti, sia con incontri di coordinamento e confronto, sia con incontri finalizzati allo sviluppo di nuove competenze; “Le trasformazioni delle famiglie contemporanee: continuità e discontinuità nella relazione con i servizi per l’infanzia” percorso di ricerca dei coordinamenti pedagogici di Parmainfanzia e del Comune di Parma in collaborazione con l’Università di Parma condotto dalla Prof.ssa Laura Fruggeri che l’anno successivo è divenuto “La costruzione dell’alleanza nelle relazioni tra genitori, educatori e coordinatori dei servizi per la prima infanzia”, sempre con la compartecipazione dei coordinamenti pedagogici di Parmainfanzia e del Comune di Parma e la collaborazione dell’Università di Parma; “Un nuovo concetto di inclusione” percorso di ricerca e formazione del Coordinamento pedagogico di Parmainfanzia in collaborazione con l’Università di Bologna, condotto dalla Prof.ssa Lucia Balduzzi e dalla ricercatrice Arianna Lazzari; “Spazi per riflettere…spazi per crescere” percorso di ricerca e formazione del Coordinamento pedagogico di Parmainfanzia in collaborazione con l’Università di Parma, condotto dalla Dott.ssa Sara Berti.

Per non dilungarmi oltre, consapevole di non poter essere esaustivo, voglio chiudere la composizione di questa sezione “esperienze” che raccoglie gli elementi significativi della storia di Parmainfanzia con un doveroso riferimento ai tantissimi laboratori tra cui, però, ne richiamo uno soltanto, a rappresentarli tutti, “Il laboratorio scientifico al nido e alla scuola dell’infanzia” condotto meravigliosamente dalla Prof.ssa Lara Albanese che voglio ricordare in questo articolo con le sue stesse parole - Qualunque essere umano in qualunque parte della terra alzando gli occhi verso l’altro vede un cielo. I cieli sono diversi sotto tanti aspetti, ma hanno anche alcuni elementi comuni e fra questi c’è il grande fascino che esercitano su ogni essere umano grande o piccolo che sia. I nostri piedi, però, poggiano su un pianeta solido, la Terra. Le attività del mio laboratorio ci consentiranno di indagare il mondo sotterraneo per scoprire cosa realmente si nasconde sotto i nostri piedi, ma anche di alzare lo sguardo al cielo, ogni tanto, per non smettere mai di meravigliarci. Vorrei condividere con voi la mia idea di un bambino e di una bambina competenti in grado di fare ed elaborare teorie scientifiche, bisognosi di spazi idonei nei quali fare scienza sia in maniera strutturata che libera -.

Mi sono preso un po’ di spazio per citare alcune esperienze nel tentativo di mostrare concretamente quella ricchezza e quell’intreccio di storie che dal di fuori è certamente difficile cogliere nei gesti di ogni giorno, e dunque per sottolineare l’importanza che può avere uno strumento come questo Magazine, che nell’eccesso di informazione e comunicazione che viviamo, vorrebbe raccogliere e valorizzare il lavoro collettivo e continuativo di una realtà significativa come Parmainfanzia. Una realtà che ogni giorno cresce e si rinnova e attiva le migliori risorse di tutti coloro che ne fanno parte, e che si sentono parte di ParmaInfanzia, nella consapevolezza che “l’educazione fa la differenza”.

Andrea Pezzatini

Direttore di Parmainfanzia

Ultima revisione il 03-06-2024 da Filippo Bertozzi